Tra i miei libri preferiti del 2021 tante storie di donne, poesia, natura
I miei dieci libri dell’anno, un piccolo bottino di saggezza, empatia e scoperta. Sono le letture che mi sono piaciute di più in questi mesi, quasi tutte pubblicate nel 2021, quasi tutte scritte da donne. Le condivido con un pensiero su ciò che ha fatto colpo.
Sembrava bellezza, Teresa Ciabatti, Mondadori

Una donna ricostruisce una vicenda oscura della sua adolescenza. Del periodo in cui gli amici sostituiscono la famiglia e si è combattute tra il desiderio di sparire e quello di essere viste. E amate, rinunciando anche a sé stesse. La narratrice però è inattendibile. Racconta il percepito, quello che pare, ciò che è sembrato. In questo senso è più scrittrice che mai: modifica i ricordi, sceglie come presentarli, inventa ciò che poteva essere diversamente.
Legami di sangue, Octavia E. Butler, SUR

Dana è una ragazza nera che vive in California negli anni ’70. A causa di un inspiegabile fenomeno si ritrova nella piantagione in cui i suoi antenati erano schiavi, lì è costretta a rinunciare alla sua emancipazione per sopravvivere e non compromettere il futuro della sua famiglia. Un viaggio nel tempo, strumento della fantascienza, crea un pretesto di immedesimazione, lo straniamento del punto di vista culturale. Tutto può essere messo in discussione!
Yoga, Emmanuel Carrère, Adelphi

Tra i miei libri del 2021 non poteva mancare lui. Ne avevo già parlato in un post a proposito della relazione tra scrittura e yoga. C’è poco da fare, lo stile di Carrère mi affascina moltissimo.
Io canto e la montagna balla, Irene Solà, Blackie Edizioni

Il libro di Irene Solà è magico. Nei Pirenei tutto ha una voce. La natura si anima e si esprime con le sue parole antiche e fresche come il profumo di pino. Gli animali, la vegetazione, la terra, tutti hanno qualcosa da dire. Un romanzo di pura immaginazione e poesia.
L’anomalia, Hervè Le Telliere, La nave di Teseo

Le Tellier da presidente dell’Oulipo, ha scritto un romanzo che è un gioco imprevedibile. Un evento anomalo sconvolge la vita di un gruppo di persone, coinvolge la CIA, la NASA e varie potenze mondiali. Leggendo si ha la sensazione che gli eventi si incastrino, di dover prestare attenzione, che il colpo di scena sia dietro l’angolo. Libro che stupisce, geniale!
Ragazza, donna, altro, Bernardine Evaristo, SUR

Ragazza, donna, altro è un romanzo corale che racconta la vita di dodici donne britanniche, nere, immigrate, di seconda generazione. È un romanzo di rivendicazione, di scoperta, di lotta, di cosa significhi vivere nel Regno Unito oggi. Lo stile è brillante ed esuberante, ha il grande dono di suscitare empatia.
Nomadland, Jessica Bruder, Edizioni Clichy

Nomadland è il reportage di Jessica Bruder da cui è stato tratto l’omonimo film. Bruder si unisce alla comunità dei nuovi nomadi americani, quelle persone che decidono di vivere su strada per motivi economici. Ma non solo. Al centro c’è un aspetto degli Stati Uniti che cambiano, il bisogno di essenzialità e di ripensare una vita diversa fuori dai legami alle cose e ai luoghi.
Sulla vita sfortunata dei vermi, Noemi Vola, Corraini

Questo libro illustrato parla dei vermi e della loro vita sfortunata. Sono gli animali che non sono mai protagonisti di nessuna storia, senza armi o difese, ma eroi in continua trasformazione. Pieni di domande sulla vita e gentilezza. Per rivalutare la marginalità e la solitudine!
Due vite, Emanuele Trevi, Neri Pozza

Due vite è il libro vincitore del Premio Strega 2021! Il tema è l’amicizia, la scrittura e il linguaggio sono un incanto: cercavo di gustare le pagine piano piano, godermi la musicalità delle parole ma è un tutto fluido e scappa via e se ne vuole di più. È in arrivo un post dedicato!
Il libro dell’estate, Tove Jansson, Iperborea

In un’isola finlandese vivono un papà, una nonna e una bambina. L’isola è l’ultima abitata prima del gelido mare aperto, selvaggia, brusca, fredda. Il paesaggio è così lontano dalle nostre estati mediterranee che leggere le esplorazioni di Sofia è come seguire le fate dei boschi. Tove Jansson è l’autrice dei Mumin, si riconosce il suo senso di felicità dell’infanzia: rischi da correre e sogni che consumano tanta benzina.