Il mare del nord dipinto a pastelli, un nonno e una nipote affrontano insieme una spaventosa tempesta!

Lena Anderson 2029
TempeStina è un albo illustrato edito da Lupoguido nel 2019 ma scritto nel 1988 da Lena Anderson (svedese). In copertina è dipinta una distesa d’acqua limpida che può far pensare alle nostre vacanze al mare. Ma di sicuro non sono quelle mediterranee. Che siamo al nord lo si capisce dall’acqua che è resa fredda dagli acquarelli, da una bambina che ha i capelli così biondi da essere bianchi. Si chiama Stina e sta passando l’estate con suo nonno su un’isola.
Parole e storia dell’albo TempeStina
Il nonno di Stina dice che lei arriva come un “vento di tempesta”, peccato che la bambina di tempeste non ne abbia mai viste. Così quando il bollettino radio ne annuncia una, Stina fa finta di andare a dormire e invece esce ad esplorare. I bambini, si sa, sono curiosi come lo è Stina.
Quando un bambino disobbedisce, e per lo più si caccia in una situazione pericolosa, cosa deve fare la figura adulta? Il “riferimento”? Stina ne combina una grossa, ma il nonno non perde la calma. Non la sgrida, sa che per lei è importante scoprire il temporale. La trova e, qui mi ha colpito molto, non le dice guai a te, le tempeste sono rischiose, non farlo mai più. Il nonno di Stina le dice: bisogna essere in due, andiamo insieme. Si mettono un impermeabile, l’equipaggiamento giusto per affrontare una tempesta. Come a dire che le cose non vanno evitate, ma guardate con i giusti occhi.
Se Stina si meritasse un rimprovero non sta al libro dirlo, nemmeno a me, l’autrice presenta una sfaccettatura di un nonno che si sente di comportarsi così. Con naturalezza e fiducia nei confronti della nipote. Fiducia che la sua disobbedienza sia in buona fede, spinta dalla voglia di scoprire il mondo che ci tiene vivi.
Figure
L’albo è dipinto con toni acquerellosi, è un’estate brillante e fresca. I colori sono meno decisi di un mare come il nostro in cui c’è molto verde e il rosso dei pomodori, che luccicano per il caldo o perché conditi con l’olio. Qui vince l’azzurro smorzato dal grigio e il cupissimo mare in tempesta. Ogni tavola di Anderson è un’intensa illustrazione di paesaggio.