Che libri leggere nel 2023? Di sicuro il mercato editoriale non ci lascia a bocca asciutta, anzi a volte mi sento in ansia per tutti i titoli che vengono pubblicati e che non riuscirò mai a leggere. Io li scelgo un po’ per istinto, un po’ per moda e poi affidandomi alle recensioni. Poi ci sono quelli che non si possono non leggere: i vincitori dei premi (e a proposito nella mia lista dei libri migliori del 2023 c’è una raccolta di racconti che parla di quanto siano affascinanti questi, fantomatici, premi).
Ho riunito in questa breve guida i titoli che mi sono piaciuti di più partendo da quelli per bambini e ragazzi per poi passare alla narrativa. Concludo con uno spazio ai libri usciti nel 2023 che non mi hanno convinta (mi entusiasmo facilmente ma questi proprio non mi sono piaciuti).
La lista dei migliori libri dell’anno è sempre in aggiornamento, nell’immagine di copertina c’è qualche spoiler dei prossimi titoli che leggerò.
- Libri per bambini e ragazzi da leggere nel 2023
- I migliori libri 2023 (narrativa)
- Cosa non è entrato in lista
Libri per bambini e ragazzi da leggere nel 2023
Parlando di libri per bambini e ragazzi, ultimamente mi sono dedicata maggiormente ai classici. Quest’anno ho letto delle cose meravigliose come Tempestina o Coraline, e poi alcune uscite del 2023.
1. Sotto lo stesso tetto – Chris Raschka, Biancoenero

Sotto lo stesso tetto, finalista al Premio Andersen 2023, mi ha ricordato subito La vita istruzioni per l’uso di George Perec. Il libro racconta le storie dei curiosi abitanti di un palazzo newyorkese dell’Upper East Side, con pretesti “rodariani” l’autore ci porta nella vita delle piccole cose. Sono piccoli racconti ironici e dolcissimi, come quello del portiere che eccelle nel suo lavoro ma non sa niente di sport e non riesce a intrattenere gli inquilini dopo le partite di baseball, o quello dei topi che decidono di andare in psicoanalisi da altri topi che l’hanno imparata dal dottore del palazzo. Per i suoi dettagli coloratissimi, questo è uno dei libri per bambini da leggere nel 2023.
2. Un ragazzo è quasi niente – Lisa Balavoine, Terre di Mezzo

Un ragazzo è quasi niente per me è il miglior libro per ragazzi del 2023. Romeo ha 16 anni, sta diventando un uomo ma vuole avere il diritto di non trasformarsi come gli uomini intorno a lui, sempre più spesso incapaci di comunicare e dai modi di fare violenti. Questo romanzo mostra cosa vuol dire per un ragazzo che cresce non identificarsi con la rappresentazione maschile di oggi, il tutto nella cornice di una storia intensa di amicizia. La particolarità di questo libro è che è scritto in versi, come una canzone, il linguaggio più vicino ai ragazzi. Una storia preziosa sia per loro che per gli adulti (a questo link la recensione completa).
I migliori libri 2023 (narrativa)
Quest’anno ho scoperto per la prima volta e amato tantissimi autori senza tempo: Jane Austen, Paul Auster, Joyce Carol Oates e Philip Roth (mio dio Pastorale Americana!). Nel mezzo mi sono dedicata ai libri usciti nel 2023, ecco i migliori secondo me.
1. Blackwater (la saga) – Michael McDowell, Neri Pozza

La saga Blackwater è divisa in 6 volumi di suspense e tensione. Si tratta a tutti gli effetti di una saga familiare nella cornice dell’Alabama tra gli anni ’20 e ’60 del Novecento. Da quando la cittadina di Perdido viene sommersa dall’omonimo fiume, la famiglia dei Caskey non sarà più la stessa. Con la piena sbuca dal nulla anche Elinor, bellissima e inquietante, che conquista l’erede dei Caskey. Si insinua subito il sospetto della sua natura “mostruosa”.
Blackwater ha proprio il “potere delle saghe” ovvero di appassionare, totalizzare, ossessionare il lettore. La narrazione è imprevedibile, tiene insieme elementi fantasy e del racconto del terrore. C’è grande spazio anche all’emancipazione femminile, in certi sensi è proprio una storia sul matriarcato.
2. Le cugine – Aurora Venturini, SUR

Credo di non aver mai letto niente di più crudo e disarmante come Le cugine di Aurora Venturini, autrice argentina portata in Italia da SUR. La voce narrante è quella di Yuna una ragazza piena di rabbia, rancore e cattiveria. Lei non usa la punteggiatura quando racconta, questa rallenta e non può rischiare che una pausa induca qualcuno a farla stare zitta. La punteggiatura poi, è faticosa.
Yuna ha delle difficoltà con il linguaggio e i suoi parenti sono alle prese con tanti, diversi, gradi di disabilità. Per Yuna, la sua famiglia è un orrore, ma nonostante questo è da proteggere.
Le cugine è un romanzo fortissimo e unico nel suo genere, uno stile originale e un punto di vista indimenticabile su cose che accadono tutti i giorni: donne maltrattate, famiglie disfunzionali, uomini che non sanno far altro che prevaricare.
P.S.: Le cugine è uscito nel 2022, ma comunque a fine anno e io ci tenevo troppo a parlarne.
3. V13 – Emmanuel Carrère, Adelphi

Sarò di parte perché adoro Carrère in tutte le salse, ma credo che V13 sia uno dei libri da leggere nel 2023. Si tratta della cronaca del processo svolto a Parigi per gli attentati del Bataclan, divisa in tre parti rispettivamente dedicate alle Vittime, agli Imputati e alla Corte.
Carrère ha seguito il processo presentandosi per mesi in tribunale e ci ha restituito un racconto incisivo, d’impatto, lucido (sono così contenta che sia stato lui, con il suo stile, a scrivere di un evento così delicato e fondamentale della storia contemporanea). Questo libro è molto pesante dal punto di vista umano, perché le testimonianze delle vittime ti fanno stare svegli* di notte. Quando la polizia entra al Bataclan appena la strage è stata compiuta, esorta tutti a non guardare. Ma tutti guardano e non dimenticheranno mai più. Anche per chi legge, grazie alle parole forti dell’autore, è impossibile dimenticare.
V13 è toccante per l’umanità che emerge anche dove non te lo aspetti, nel perdono, nel ricordo, nella giustizia. È eticamente sconvolgente perché il radicalismo religioso che sembra un palco costruito su pietra, si scontra con persone vere. Che non sono quasi mai un unico blocco.
“Professione?
Combattente dello stato islamico.
Il presidente guarda i suoi appunti e, placido: Io, qui, vedo: lavoratore interinale”.
Con questo romanzo Carrére ha creato un racconto collettivo in una comunità sconvolta. Così forte che si può chiedere se esiste un limite a quello che si può (deve) raccontare.
4. Il passeggero – Cormac McCarthy, Einaudi

Il passeggero di Cormac McCarthy per me è uno dei libri migliori del 2023. È un romanzo in cui c’è tutto. Con il pretesto di una storia, quella dei fratelli Alice e Bobby, l’autore ha sparso ovunque riflessioni, rivelazioni e saggezza. Materiale che sembra scollegato ma in realtà ti dice come sta la vita, il racconto di un’idea di vita. Che per McCarthy non si può pianificare come si fa con una storia, sarebbe come rincorrere un segreto (il senso) che non si sa se nemmeno se esiste. Ho avuto l’impressione che da questo libro avrei potuto imparare di tutto, di essere di fronte a significati che mi sfuggivano, per questo ho letto e riletto diversi passaggi.
La storia inizia con un passeggero scomparso da un aereo precipitato in mare, Bobby viene raggiunto dalla CIA, si sposta per il paese. Torna a casa. Incontra diverse persone, personaggi intensi e presentati quasi sempre attraverso chiacchiere da bar (lì si è sempre sinceri – e poetici), pensa a sua sorella Alice che è morta. Il romanzo ha spazio anche per lei, nel racconto della sua infanzia e delle sue allucinazioni orchestrate dal Kid, questo essere immaginario che è come il direttore di un circo che tiene spettacolo nella mente della ragazza (e che mi ha ricordato le atmosfere de Il Maestro e Margherita di Bulgakov).
Il passeggero continua con Stella Maris, la seconda parte della storia di Alice e Bobby.
5. Tutti i nostri premi – AAVV, Racconti edizioni

Tra i libri più interessanti usciti nel 2023, c’è questa raccolta di racconti scritti da autori italiani, chiamati a interrogarsi sul concetto di “premio”. C’è di tutto: dai premi letterari ai concorsi a premi. Storie che parlano di cosa significa desiderare un premio, riceverlo, vergognarsi perché ci si è piegati a una cosa che solletica la propria vanità. Degli intrighi di potere, di crearsi nemici perché è innato il bisogno di sentirsi dire “brav*”. Di quanto qualsiasi giudizio sia arbitrario. È difficile, impossibili, essere imparziali, onesti e giusti quindi tanto vale fare quello che ci piace fare. Sono tutti racconti deliziosamente amari e spassosi.
6. Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow – Gabrielle Zevin, Nord

Una storia delicata e coinvolgente da leggere come si fa binge watching di una serie tv. Racconta le vicende di due amici, Sadie e Sam, che tra alti e bassi, decidono di dedicare la loro vita a sviluppare videogiochi.
Un romanzo sull’amicizia (come relazione unica nello spettro di quelle umane), l’amore, il lavoro e la creatività. Su quanto il creare qualcosa sia entusiasmante, frustrante, ti renda vulnerabile e invincibile.
Mi ha fatto tornare ai temi in cui io e mia sorella facevamo a turni per giocare al suo Nintendo DS verde mela. I videogiochi, come tutte le forme d’arte, uniscono le persone.
7. L’impostore – Zadie Smith, Mondadori

La protagonista di questo romanzo storico (primo e unico lavoro del genere di Smith) è Eliza Touché, una signora di mezz’età che fa da governante al cugino William Ainsworth. Lui è un romanziere (realmente esistito) mediocre, in declino, amico di gioventù di Charles Dickens. La vicenda ha luogo in Inghilterra tra il 1830 e il 1870 e segue due filoni intrecciati: la creazione artistica, soprattutto giovanile, di Ainsworth e dei colleghi della sua cerchia letteraria e il caso giudiziario Tichborne (anche questo realmente accaduto ed estremamente coinvolgente per gli inglesi dell’epoca): un tale afferma di essere l’erede disperso in mare della famiglia Tichborne.
Eliza ha sempre confortato il cugino sulla natura dei suoi romanzi, capolavori, ma in realtà quello che pensa veramente è che l’arte, la letteratura di William è inutile se non porta un contributo concreto alla vita vera. Bisogna fare qualcosa, la società inglese sta cambiando, deve affrontare su più fronti la complessità di un’epoca: i diritti dei lavoratori, lo schiavismo, il destino delle colonie, la cultura (con l’impronta così scomoda di Dickens – che Smith, ammette, voleva evitare di rappresentare ma senza riuscirci), la rivoluzione delle classi sociali. William invece scrive opere così lontane nel tempo, nello scopo, nell’interesse. Il tema è di cosa deve occuparsi un’intellettuale? Del passato, del presente del futuro? Per lui la Giamaica, la colonia in cui le rivolte vengono represse nel sangue, è stereotipata, bucolica, irrealistica. William scrive di cose di cui non sa niente ed Eliza glielo rimprovera in silenzio, c’è da parte sua una critica al diritto di inventare storie che allontanano le persone dalla verità, che non dicono le cose come stanno. Eliza si trova a pensare che l’opinione dei romanzieri non vale niente, nello stesso tono in cui si potrebbe dirlo riferito ai bambini.
Inghilterra e Giamaica sono “due lati dello stesso problema”, anche in patria regna il caos sociale. La cronaca entra in casa Ainsworth attraverso i giornali, tutti, quattro figlie, la seconda moglie Sarah ed Eliza, si appassionano al caso Tichborne. Sarah ed Eliza cominciano a seguire il processo da vicino, finché la protagonista conosce Bogle, lo schiavo africano del presunto impostore e si fa raccontare la sua storia. L’impostore allora diventa anche un romanzo sulle vite degli altri, attraverso le riflessioni di Eliza sorgono queste domande: quanto possiamo sapere davvero di una persona? Quanto è difficile conoscersi? Cos’è un uomo? Chi sono i veri impostori? I romanzieri? Chi finge la propria identità? Tutti oscuriamo la verità in qualche modo? Anche quella su noi stessi?
Le idee e i fatti del passato sono scritti su pietra, in un romanzo storico non si possono cambiare. Si può però scegliere un punto di vista, Smith ha scelto a chi e a cosa dare importanza: a chi è rimasto ai margini come le donne, gli schiavi e i criminali. Senza dubbio uno dei libri da leggere nel 2023.
8. Quasi buio – Rita Siligato, Dalia

Teresa ha undici anni e ogni giorno cerca in tutti i modi di non farsi mandare a prendere il gelato dai genitori. Ci deve andare da sola, con i soldini in mano, e passare davanti a luoghi mostruosi. Da piccoli capita di avere paura del buio, poi passa perché ti insegnano che gli orchi e le fate vivono solo nelle fiabe. Capita anche, però, che gli orchi non sono come te li immagini, ma persone come le altre. E le fate sono brutte.
Nella ripetizione delle giornate scandite dalla commissione dal gelataio, Teresa nota che intorno a lei qualcosa sta cambiando. Lei e suo fratello hanno degli incubi, persone compaiono e scompaiono, e sono solo loro ad accorgersene. La tensione si accumula perché nella storia sembra che non succeda niente ed esplode sul finale. Forte e toccante. Le paure dei bambini, forse, sono le stesse degli adulti.
9. Una donna ha inventato il fuoco e l’ha chiamato ruota – Grace Paley, SUR

Questa raccolta di poesie uscita nel 2023 per SUR andrebbe letta anche solo per l’introduzione di Annalena Benini, scritta magnificamente. Le poesie di Grace Paley sono gli occhi della città (New York), e non solo, sono tutti i sensi. Per lei il poeta, quasi in preda alla FOMO, non deve perdersi niente, ascoltare tutto per capire tutto. Quindi si mette agli angoli delle strade, immersa nella vita che le scorre attorno. E le sue parole invitano a fare lo stesso, uscire e vedere cosa succede. Magari passano le tue amiche o magari pianti una lente di ingrandimento sul marciapiedi come fanno i bambini. Allora lì trovi cosa raccontare, di cosa ha senso parlare.
10. Come d’aria – Ada D’Adamo, Elliot

Tutti gli anni la stessa domanda: il vincitore del Premio Strega è da leggere? Quest’anno l’ha vinto Come d’aria e la sua autrice non ha fatto in tempo a ritirarlo perché è morta a causa del cancro che descrive in questo libro. Non c’è solo la sua di malattia, ma anche quella della figlia Daria, nata con una malformazione molto grave. Le malattie di mamma e figlia, diverse ma forse la stessa, la malattia, però non è il centro del racconto. Lo spazio è preso dai corpi dalla loro concretezza e a volte dissoluzione (come d’aria) e dall’amore e la rabbia per la vita. D’Adamo è sconvolta da come il suo corpo non le faccia più fare la mamma, a quella ragazza che ha bisogno di tutto da lei. Per me le parti più toccanti di questo libro sono gli inserti in cui gli amici e compagni di scuola parlano di Daria o si riferiscono a lei: per loro chi non è normale non è disabile, è magico.
Non so come si faccia a dire che un libro del genere sia bello o brutto, è da leggere se si è pronti ad accettare una testimonianza.
Cosa non è entrato in lista

Il primo libro novità 2023 che non mi è piaciuto è Cleopatra e Frankenstein di Coco Mellors (Einaudi). In questo libro, che strizza l’occhio ai romanzi “generazionali” di Sally Rooney, non succede niente. Sembra una raccolta di aforismi e piccoli lampi di genio, per il resto la storia è abbastanza vuota. L’unica frase con energia è quella che è stata usata per la promozione: “Quand’è stata l’ultima volta che hai parlato con un maschio etero, intendo qualsiasi maschio etero, e ti sei sentita dire qualcosa di più interessante di ciò che già sapevi?“, che raccoglie il mood delle relazioni dei nostri tempi.

La cura dell’acqua di Sophie Mackintosh (Einaudi) è un romanzo che costruisce un universo distopico molto interessante che però non mi ha coinvolta fino in fondo. Tre sorelle ai margini del mondo vengono educate a disprezzare i maschi e a difendersi da loro. Subiscono un allenamento fatto di terapie crudeli per controllare i sentimenti e diventare forti e pronte a tutto. Cosa che comunque non servirà quando incontreranno per la prima volta degli uomini, si mostreranno infatti bisognose di tutto quell’amore che non hanno mai ricevuto dai loro genitori. La scrittura però è vivida e potente, soprattutto nella descrizione del dolore (fisico e non).
La lista dei migliori libri del 2023 finisce qui ma è in continuo aggiornamento, con qualche piccola anticipazione su Instagram!